di Roberto Fabiani, agronomo
“Quando la moglie è in vacanza”, è il titolo di un famoso film con Marylin Monroe…
ma a noi interessa quando andiamo noi in vacanza, cosa succede alle nostre piante e al prato del nostro giardino?
Certamente dipende dal loro numero e dalla superficie del prato, ma voglio sperare che tutti voi vi siate dotati, al momento della costruzione, di un impianto di irrigazione, possibilmente ad azionamento automatico e programmabile.
Infatti è proprio l’acqua l’elemento di cui ci sarà la necessità quando andremo al mare, in montagna o dove vogliamo.
L’acqua è anche in questo anno così siccitoso un bene che non va sprecato, e per questo dovremo programmare le irrigazioni in modo molto mirato, in base alle esigenze di ciò che abbiamo in giardino. E in questo caso sarebbe meglio chiamare un professionista, come il paesaggista o il giardiniere “evoluto”, cioè quelle figure che non basano le proprie conoscenze solo sull’esperienza, seppur importantissima, ma anche sul piano di studi seguito, basi che spesso fanno la differenza tra affrontare il problema e risolverlo. Il tecnico saprà consigliarvi come ridurre gli sprechi e ritrovare il giardino ancora in stato vegetativo ottimale al vostro ritorno. Precisando che a monte ci deve essere stata una progettazione appropriata, con la scelta di piante e prato adatte all’ambiente (e qui ritorna importante la figura del progettista del verde) un tempo adeguato per la manutenzione del prato in questo periodo può essere di 10 minuti giornalieri per gli impianti che utilizzino gli irrigatori statici (quelli che stanno fermi con un raggio fisso) e 30 minuti minimo per impianti (o settori) per gli irrigatori dinamici (quelli che si muovono e vanno “avanti-indietro” sulla sua gittata.
Per gli arbusti, attraverso un impianto a goccia, si indicano nel periodo estivo 30-45 minuti giornalieri, preferibilmente dividendoli in due irrigazioni, alla sera al calar del sole e al mattino presto. Gli alberi di qualche anno di impianto (da 3-4 anni in su) non avranno bisogno particolare per la settimana o due in cui sarete in vacanza, ma per le prime estati è bene “girare” 3,4 volte intorno alla zolla con il tubicino gocciolante, con gli stessi tempi degli arbusti.
Ma abbiamo anche le piante in casa! E che spesso sono quelle che hanno più problemi. Mettiamole possibilmente fuori all’ombra completa (dove non batte mai il sole se non poco al mattino) e colleghiamole all’impianto di irrigazione esistente o realizziamo una tubazione provvisoria. La miglior cosa sarebbe averle in coltivazione idroponica, ma questa è un’altra storia, e ne parleremo la prossima volta.