di Stefania Riefolo, chef e ristoratrice (Food Family Hub)
Proseguiamo il nostro viaggio tra gli attrezzi della cucina ben organizzata.
Frullatore a immersione
Estremamente importante, utile e pratico: viene utilizzato per rendere liquidi o cremosi gli alimenti solidi dei nostri menù.
Ciotole d’acciaio e contenitori con tappo ermetico
Mi domanderete: perché le ciotole d’acciaio e non quelle di plastica? È semplice: perché sono robuste, adatte a tutti gli utilizzi e molto pratiche da riporre in qualsiasi cassetto o mobile, oltre a essere facilmente sanificabili. Inoltre, non assorbono né odori né residui chimici.
Sac à poche
Con la cosiddetta “tasca del pasticcere” si entra in un mondo fatto di decorazioni e ripieni che può lasciare senza parole, a una prima occhiata. Se usate senza punta, le sac à poche ci permettono di riempire velocemente i cannelloni, per esempio, o di farcire un pollo, creare delle crocchette di patate, riempire i ravioli.
Le punte, o beccucci, ci permettono di avere un tocco più preciso. La gamma di possibilità è vastissima, a seconda dell’utilizzo che intendiamo farne. Tuttavia, a meno che non desideriate intraprendere una carriera da pasticceri, un piccolo set delle più comuni sarà sufficiente.
Il beccuccio a foro rotondo è il più utilizzato: serve per scritte decorative, per piccole palline del vostro ripieno preferito e per farcire torte.
I beccucci con foro a stella si utilizzano per lavori di precisione nel decoro: non solo torte, muffin o meringhe, quindi, ma anche decorazioni sui piatti o “pommes duchesse” (patate duchessa).
Per finire, i beccucci a forma di petalo sono perfetti se amate le decorazioni floreali e a forma di onda. In base all’inclinazione del polso cambierà anche l’inclinazione dell’onda decorativa, dando vita a forme differenti. Con un po’ di pratica, potrete diventare dei veri mastri artigiani nell’utilizzo della sac à poche!
Un piccolo appunto finale: se vi avanzano creme o impasti, seguite il consiglio di cui vi parlo al prossimo punto! Sigillateli nei vostri sacchetti goffrati con la vostra barra saldatrice (o, in alternativa, con dei comuni gancetti di chiusura) e riponeteli nel frigorifero: in questo modo potrete utilizzarli anche il giorno successivo, senza bisogno di utilizzare ulteriori contenitori.
I fantastici Tre
Sto parlando di… Barra sottovuoto termosaldante, sacchetti goffrati ed etichette adesive! Con una spesa di una manciata di monetine, risolverete gran parte dei vostri problemi di spazio, tempo, risparmio e organizzazione. Da molto tempo, nelle cucine professionali, non manca mai il connubio tra abbattitore termico e sottovuoto. L’abbattitore serve per abbassare molto velocemente la temperatura ed evitare la proliferazione dei batteri, mentre il sottovuoto permette la conservazione degli alimenti dopo che questi sono stati abbattuti. Con queste tecniche, la preparazione di un menù è estremamente agevolata.
Grazie alla tecnologia, possiamo riprodurre in piccolo l’utilizzo degli strumenti professionali anche dentro le cucine di casa. La barra sottovuoto quindi diventa uno dei nostri migliori alleati: vogliamo preparare una teglia di lasagne ma non vogliamo consumarle tutte? Possiamo porzionarle, riporle nei sacchetti sottovuoto, etichettarle e conservarle nel frigo (se da consumare nell’arco di un paio di giorni) o in congelatore (se da consumare nell’arco di più tempo. Nel caso, seguite le indicazioni del produttore del congelatore). In questo modo, avremo tutto sotto controllo, sempre.
Un ultimo appunto riguarda i sacchetti goffrati, o zigrinati: si tratta di particolari sacchetti di plastica, ruvidi, che tuttavia garantiscono una migliore aderenza in fase di chiusura rispetto a dei comuni sacchetti. Risultano quindi perfetti per essere utilizzati in coppia con la barra sottovuoto!