La lunga e singolare storia della diaspora valdese di Renaio

La lunga e singolare storia della diaspora valdese di Renaio

Redazione

di Redazione

BARGA - La lunga storia singolare della diaspora valdese di Renaio, durata 140 anni e oramai conclusa, è stata ricostruita e raccontata sabato grazie ad una iniziativa dalla Chiesa Valdese di Lucca.

 

L’evento è stato aperto dal culto evangelico del pastore Stefano Giannatempo;  cerimonia che dopo tanti decenni è tornata in paese. Come ai tempi in cui erano vivi alcuni dei protagonisti della storia valdese di Renaio, la famiglia Marchi in particolare e per ultimo uno dei suoi personaggi più significativi, Enrico Marchi, che univa la militanza comunista alla fede protestante; il titolare dell’appalto e bottega di Renaio ora passato alla nipote Franca che continua a far vivere con successo questa attività divenuita ristorante. Nella ex scuola elementare del paese anche una mostra fotografica che ha ricostruito questa storia. Tra i numerosi presenti alla giornata anche l’on. Valdo Spini che di Renaio ha ricordato  la storia di quelle che il padre, lo storico Giorgio Spini, definì ‘Le Valli Valdesi della Toscana’. Renaio, Tiglio e  Piastroso (oggi nel comune di Coreglia ma allora parte di Barga) furono fino alla fine degli anni ’90 i centri più importanti dove vivevano molte famiglie valdesi.