Qualità della vita, il “Sole 24Ore” promuove la provincia di Lucca

Qualità della vita, il “Sole 24Ore” promuove la provincia di Lucca

Redazione

di Redazione

LUCCA - La classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita aveva bocciato la provincia di Lucca, quella del Sole 24Ore invece la promuove: con un balzo in avanti di 11 posizioni in graduatoria, l'esatto contrario di quanto decretato dalla classifica del giornale concorrente.

Tanto per ribadire che queste indagini bisogna sempre un po’ prenderle con le molle, anche se contengono indubbiamente elementi di interesse .

Ma vediamo com’è andata la tradizionale inchiesta del quotidiano economico. Secondo il “Sole” è Milano la provincia italiana dove si vive meglio, Vibo Valentia quella dove si vive peggio. Lucca occupa la 43esima posizione a livello nazionale, su 107 province. In Toscana siamo in quinta posizione, esattamente e metà classifica, dopo Firenze, Siena, Arezzo e Livorno. Si sta peggio a Pisa, Prato, Pistoia, Grosseto e Massa Carrara, provincia che si trova in fondo alla graduatoria regionale.

I punti di forza di Lucchesìa e Versilia sono quelli relativi a cultura e tempo libero e ai servizi. Ad esempio, nonostante le tante proteste sul territorio siamo tra le prime sette province italiane nella spesa sociale per minori, disabili e anziani. E siamo nella top ten anche per numero di librerie aperte e per spesa media per assistere agli spettacoli.

Il tallone d’Achille rimane invece quello della sicurezza. Siamo tra le 10 province italiane dove si rischia di più per scippi e borseggi (ma stanno peggio di noi Firenze e Pisa) e non siamo messi bene nemmeno per il numero di rapine rapportato a quello degli abitanti.

Da notare che sul giudizio del Sole 24Ore non incide il fenomeno dei furti in abitazione, semplicemente perchè non è stato preso in considerazione

Chiudiamo con due ultimi dati notevoli. Il primo è positivo. Nel settore dei consumi, siamo primi in Toscana nella spesa media in beni durevoli per la famiglia, come dire che cerchiamo di spendere in maniera oculata i nostri soldi.

Siamo invece ultimi nella nostra Regione per la superficie di territorio a rischio idrogeologico e di frana: un settore dove è stato fatto tanto negli ultimi anni ma dove evidentemente bisogna continuare assolutamente ad investire.