I falciatori antichi dell’Appennino sulla Pania di Corfino

I falciatori antichi dell’Appennino sulla Pania di Corfino

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

VILLA COLLEMANDINA - Nell'ultimo secolo anche nel settore agricolo la tecnologia ha fatto passi da gigante. Oggi è un evento raro poter vedere ancora alcuni lavori così come venivano svolti un tempo. Ma non a Corfino: siamo nel comune di Villa Collemandina e da sempre questo antico borgo custodisce con orgoglio l'arte di tanti mestieri antichi uniti all'originalità del dialetto curfinese.

 

Alcuni giorni fa ci siamo imbattuti in un gruppo di falciatori che alle prime luci del giorno salivano con gli attrezzi in spalla per sfalciare l’erba alle pendici della Pania di Corfino. Lo fanno con saggezza arcaica utilizzando attrezzi originali che arrivano dal passato. Infatti quella antica pietra sarà utile ad arrotare la Frullana per tagliare l’erba che da queste parti prende il nome di ferina. Questi uomini tramandano un mestiere in via d’estinzione e che rischia di scomparire e inoltre curano anche il territorio. Le gesta di questi eterni giovanotti si potranno vedere e ammirare nella prossima puntata dei colori del serchio che questa settimana andrà in onda eccezionalmente domenica 30 giugno alle 21,30 e non il sabato per lasciare spazio alla diretta del decennale della strage di Viareggio. Nella puntata di questa settimana oltre ai falciatori dell’appenino vedremo due lucchesi che allevano orate e spigole nella acque dell’isola di capraia e poi saliremo con Marco Pardini all’antico castello di Ghivizzano per apprezzare le bellezze del luogo e tante essenze botaniche.