Emergenza coronavirus, imprese in ginnocchio: parte la raccolta firme di Confcommercio

Emergenza coronavirus, imprese in ginnocchio: parte la raccolta firme di Confcommercio

Redazione

di Redazione

VIAREGGIO - "Stop al pagamento delle utenze e dei tributi per le imprese commerciali". Confcommercio darà vita a partire da giovedì a una raccolta di firme fra i commercianti, aperta anche agli altri cittadini

“Stop al pagamento delle utenze e dei tributi per le imprese commerciali”. Confcommercio darà vita a partire da giovedì a una raccolta di firme fra i commercianti, aperta naturalmente anche agli altri cittadini, con la quale chiedere la sospensione immediata e per un periodo di almeno tre mesi – da rivalutare ed eventualmente prorogare, nel caso l’emergenza non fosse ancora rientrata – dell’obbligo di pagamento per le attività commerciali del centro storico e di tutti i quartieri esterni di tutte le utenze (luce – gas – acqua) e dei tributi, senza more né interessi aggiuntivi. “Con senso di responsabilità, Confcommercio ha evitato sinora – spiega in una nota l’associazione di categoria –  in questi giorni e settimane così confusi dal punto di vista mediatico e sociale per l’esplosione del caso coronavirus, di intervenire pubblicamente – pur prendendo parte a tutti gli incontri istituzionali sia a livello locale che regionale, facendo sentire la sua voce in attesa di capire meglio la piega che avrebbe preso questa vicenda. Gli ultimi sviluppi odierni, con la chiusura di scuole e atenei di tutta Italia fino al 15 marzo che appare ormai imminente, segnano però uno spartiacque e sanciscono in maniera netta l’esistenza di una emergenza che non è soltanto di alcune zone rosse, ma anche di altre aree come fortunatamente la nostra dove al momento non si registra l’esistenza di focolai del virus. Confcommercio, tenendo fede a quello che è il suo ruolo di associazione di categoria, guarda con grande preoccupazione e al tempo stesso con la massima determinazione alle gravissime ricadute che la psicosi da coronavirus sta provocando alle imprese del territorio. Ricadute ancora più gravi per un territorio come la Versilia a prevalente vocazione turistica. E che di fronte allo stop del turismo, vede bloccato improvvisamente e in modo violento il suo principale tessuto economico e produttivo”.

«Il commercio in tutte le sue forme attualmente è fermo – si legge ancora nella nota di Confcommercio – si tratta di un elemento oggettivo e non discutibile. Le imprese non hanno liquidità per far fronte alle scadenze e alle spese correnti. Non sospendere utenze e tributi sino alla fine dell’emergenza significa uccidere migliaia di attività e far saltare ancor più migliaia di posti di lavoro. In palio c’è un intero tessuto produttivo e sociale e nessun ente, dal Comune fino ai livelli più alti può far finta di ignorarlo». Inizialmente Confcommerci avevano pensato a alcune riunioni aperte a tutti i commercianti delle varie città, per decidere una strategia condivisa con la base: alla luce delle nuove misure decise dal Governo sui contatti fra le persone, è stato deciso pero di ricorrere alla raccolta di firme.

Il modulo per la raccolta firme è disponibile presso la sede Confcommercio di Viareggio, in via Repaci 18 ma l’Associazione lo sta comunque inviando via email a tutti gli associati per una distribuzione e raccolta più capillari possibile.