BARGA - Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa lo hanno portato in scena al Teatro dei Differenti il poemetto scritto da Giovanni Pascoli nel 1904.
Giovanni Pascoli scrisse ‘’Italy – Sacro all’Italia raminga’’ nel 1904, ispirandosi ad un episodio veramente accaduto alla famiglia Caproni, sua vicina di casa a Castelvecchio. Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa lo hanno portato in scena al Teatro dei Differenti di Barga nel secondo appuntamento nel calendario delle celebrazioni per il centenario della morte del poeta. Il poemetto descrive il fenomeno dell’emigrazione, tipico della Lucchesia all’inizio del Novecento, guardato con sgomento, come perdita d’identità e fattore di estraneità reciproca fra chi è partito e i parenti rimasti in patria a conservare arcaiche abitudini di vita. Protagoniste sono la piccola Maria-Molly, malata di tisi, riportata in Italia dal lontano Ohio per trovare aria buona e cure, e la nonna, che le si affeziona fino a morire, simbolicamente, in sua vece. Pascoli trae spunto proprio da una vicenda capitata ai Caproni. L’amico del poeta era Zi Meo Caproni, una sua nipota Isabella si ammalò negli Stati Uniti ed il padre Enrico decise così di riportarla nella natia valle del Serchio. Il poeta si affezionò alla bambina, aiutò la famiglia a comprare le medicine, coinvolse la sorella Maria nella cura costante della piccola.
Dopo la prima a Barga, nelle prossime settimane Italy fara’ tappa ad Arezzo e Scandicci.