Pietrasanta: analisi vecchie all’origine del divieto

Pietrasanta: analisi vecchie all’origine del divieto

Giada Menichetti

di Giada Menichetti

PIETRASANTA - Balneazione "stoppata" a Marina dal sindaco Lombardi nonostante il Comune avesse analisi più aggiornate - e con valori in regola - rispetto ai dati raccolti da Arpat sull'acqua del fosso Fiumetto.

Lo sforamento c’è stato: 551 MPN contro i 500 ammessi, ha spiegato l’assessore all’ambiente di Pietrasanta Italo Viti. Ma quando è arrivato in municipio il fax con lo stop di Arpat, venerdì 15 (cioè tre giorni dopo il campionamento) il Comune pietrasantino e il “vicino” Forte dei Marmi avevano già eseguito nuove analisi che testimoniavano valori nella norma.
Il sindaco Lombardi ha dovuto emettere comunque l’ordinanza di divieto, in attesa di scoprire (domenica mattina) quali “non conformità” aveva individuato Arpat, visto che il fax non ne faceva cenno.
Resta da capire e contrastare l’origine dello sforamento e per questo, a Pietrasanta, si sono riuniti tecnici dei due Comuni, di Gaia e del Consorzio di Bonifica versiliese: sarà intensificato il monitoraggio da parte delle due amministrazioni e Gaia verificherà scoli e condotti fognari.
Nelle prossime ore sono attesi i risultati del nuovo campionamento eseguito in giornata da Arpat.