Salgono a 22 gli uffici postali a rischio chiusura

Salgono a 22 gli uffici postali a rischio chiusura

Redazione

di Redazione

PROV. DI LUCCA - Sale l’allarme per il possibile taglio degli uffici postali in provincia di Lucca. E sale anche il numero degli uffici a rischio chiusura. Sono 22, secondo l’elenco ufficiale redatto da Poste italiane.

La nuova lista comprende uffici diversi da quelli ipotizzati nella conferenza stampa della scorsa settimana dall’Uncem e dal deputato del partito democratico Realacci. Vediamo insieme quindi l’elenco degli Uffici destinati alla chiusura secondo poste italiane. Sono gli uffici di Isola,
Montefegatesi e S. Cassiano di Controni nel comune di Bagni di Lucca; di Mologno e Ponte all’Ania nel comune di Barga; di Casoli e Valpromaro nel comune di Camaiore; di Gragnano, San Gennaro e Massa Macinaia ; nel comune di Capannori; di Castiglione a Castiglione Garfagnana; di Calavorno e Coreglia nel comune di Coreglia; di Gualdo nel comune di Massarosa; di Carpinelli e Gorfigliano nel comune di Minucciano; di Loppeglia e Piegaio nel comune di Pescaglia; di Valdicastello nel Comune di Pietrasanta; di Ruosina nel comune di Stazzema; di Botticino nel Comune di Villa Basilica e di Corfino nel comune di Villa Collemandina.
L’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, ha comunque precisato che gli uffici potrebbero salvarsi se, tramite accordi con gli enti locali, saranno trasformati in centri multiservizi. Cioè, ad esempio, se potranno rilasciare certificati anagrafici o saranno attrezzate per il pagamento del ticket sanitario.
Intanto cresce anche la mobilitazione contro le possibili chiusure. Un gruppo di parlamentari toscani, tra cui Raffaella Mariani, ha presentato un’interrogazione parlamentare. Analoga iniziativa è stata presa dal senatore Andrea Marcucci. Il Comune di Capannori ha intenzione di organizzare assemblee pubbliche per mobilitare i cittadini.