Raccolta di firme contro la super provincia

Raccolta di firme contro la super provincia

mori

di mori

LUCCA - I lucchesi a fare un’unica provincia con pisani e livornesi non ci pensano minimamente, ma non vorrebbero neppure stare con i pistoiesi e i pratesi.Gli unici che ci vanno a genio sono i massesi e i carraresi

I lucchesi a fare un’unica provincia con i pisani e i livornesi non ci pensano minimamente, ma non vorrebbero neppure stare con i pistoiesi e i pratesi. Insomma gli unici che in qualche modo ci vanno a genio sono i Massesi e Carraresi. Questo almeno è quanto dicono gli esponenti di “Per Lucca e i suoi Paesi”, che si sono mobilitati per salvare la Provincia lucchese dagli accorpamenti previsto dal governo Monti. Secondo Giovanni Pierami, Piero Andreucci e altri esponenti del movimento, il problema è di natura economica e politica. Nel corso della giornata di sabato hanno aperto una raccolta di firme nel centro storico, intercettando oltre cento adesioni, Lucca infatti rischierebbe di finire in un ruolo marginale nella super provincia, Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara, ovvero i territorio dell’area vasta. E gli esponenti di “Per Lucca i suoi paesi” garantiscono che non si tratta di mero campanilismo per salvare Lucca e la lucchesità. Al momento la raccolta di firme contro la super provincia della costa ha trovato adesioni trasversali. Tra i firmatari anche l’ex sindaco di Barga, Umberto Sereni che non ha perso tempo per attaccare il primo cittadino di Lucca, Alessandro Tambellini e gli altri amministratori che al gazebo di “Per Lucca e i suoi paesi” non si sono fatti vedere dicendo “In assenza del sindaco, che è latitante, noi ci uniamo per salvare Lucca”.