Gabrielli in Garfagnana

Gabrielli in Garfagnana

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

PIEVE FOSCIANA - Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha incontrato gli amministratori della Valle del Serchio dopo la scossa di terremoto del 25 gennaio. "Niente risorse straordinarie".

“Bisogna rimboccarsi le maniche senza aspettare che arrivino risorse e investire il più possibile nella prevenzione e nella messa in sicurezza del territorio, perchè il terremoto non è prevedibile”. Questa la sintesi dell’intervento che Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha tenuto al Centro di Protezione Civile di Pieve Fosciana di fronte agli amministratori locali e ai parlamentari della provincia di Lucca.
Purtroppo Gabrielli ha spiegato che non ci saranno risorse straordinarie per ricostruire gli edifici danneggiati perché la Regione non ha chiesto lo stato di calamità, non essendo sfollati. Dunque i tempi per avere da Roma le risorse saranno molto più lunghi.
“Noi come dipartimento non abbiamo la possibilità di intervenire economicamente in supporto dei territori colpiti da eventi calamitosi”, ha proseguito Gabrielli, “ma siamo a disposizione per l’affinamento e la messa a punto del Piano di Protezione Civile in collaborazione con tutti i soggetti che operano sul territorio”. Una visita attesa quella del Capo della Protezione Civile a pochi giorni dalla scossa di terremoto che ha colpito la Garfagnana. Ad accoglierlo a Pieve Fosciana il Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro e tutte le istituzioni politiche e militari della provincia insieme ai sindaci della valle e ai presidenti delle due unioni dei comuni interessate dall’evento sismico. Gabrielli ha condiviso le istanze degli amministratori che hanno protestato contro i vincoli del patto di stabilità che, di fatto, impediscono ai comuni di investire risorse sulla messa in sicurezza degli edifici pubblici. Gabrielli ha anche puntato il dito contro facili rassicurazioni riguardo a nuove scosse: “ l’unica rassicurazione è quella di realizzare gli edifici a regola d’arte e impegnare le poche risorse disponibili in questo senso”,ha ribadito,” Non sono i terremoti a uccidere ma gli edifici mal costruiti”.