La Lucchese rimane un cantiere aperto

La Lucchese rimane un cantiere aperto

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

CALCIO D - L’amichevole giocata a Ponte a Egola contro il Tuttocuoio ha confermato che il lavoro dello staff dirigenziale e di quello tecnico è ancora in una fase delicatissima.

Partiamo dal primo aspetto. La rosa non è ancora completa. L’acquisto di un difensore di calibro come Calistri, che si è allenato con i rossoneri solo per qualche ora, è saltato. In attacco non è una novità che Rosadini e Russo stiano lavorando per chiudere con un bomber in grado di portare a casa quei 15-20 gol che servono ad una grande come la Lucchese. In questi giorni tifosi e addetti ai lavori si stanno preoccupando per la lentezza con cui procede la campagna acquisti, ma attenzione: il tempo stringe è vero, ma forse è meglio chiudere trattative con giocatori che davvero servono e sono all’altezza piuttosto che farsi prendere dalla frenesia. All’esordio stagionale in Coppa Italia il 25 agosto a Pistoia mancano ancora due settimane, a quello in campionato, il 1 settembre addirittura 3. Dunque sangue freddo e fiducia. L’anno zero, così è stato definito da più parti, è appena cominciato. E sotto questo punto di vista nel frattempo in campo la Lucchese non è affatto male, anzi. La squadra sta cominciando ad assimilare i concetti e soprattutto l’agonismo di mister Pagliuca. Contro un Tuttocuoio che quest’anno giocherà in Seconda Divisione, i rossoneri sono apparsi tonici e hanno saputo mettere in difficoltà gli avversari a più riprese. La macchina va ancora oliata, si intende, ma gli innesti che arriveranno serviranno anche a questo.