Inseguimento sul Brennero a 150 km all’ora

Inseguimento sul Brennero a 150 km all’ora

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - U inseguimento da brivido, tra Lucca e Borgo a Mozzano, ha portato all’arresto di due marocchini, Walid Kabdou, 30 anni e Radwan Jarmouni, 23 anni, con le accuse di resistenza, danneggiamenti e lesioni.

Un inseguimento da brivido, tra Lucca e Borgo a Mozzano, ha portato all’arresto di due marocchini, Walid Kabdou, 30 anni e Radwan Jarmouni, 23 anni, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e lesioni. I dettagli di quanto accaduto sono stati raccontati dal dirigente della squadra Volanti Leonardo Leone e dal comandante della stradale, Calogero La Porta.
Tutto è iniziato quando una Fiat Bravo, l’auto sulla quale erano a bordo i due, non si è fermata all’alt della Polstrada sulla circonvallazione di Lucca. E’ partito l’inseguimento, con l’auto pirata che ha preso contromano via Civitali ed ha imboccato il Brennero a 150 chilometri orari di velocità.
La stradale ha chiesto rinforzi, e anche due volanti della Questura si sono lanciate all’inseguimento. I fuggitivi però non hanno mollato. Prima hanno quasi investito una pattuglia di carabinieri che, allertata dalla Questura, aveva posizionato un posto di blocco. Poi hanno speronato una volante, che è finita fuoristrada (i due agenti a bordo sono rimasti lievemente feriti). Ma quando hanno tentato di speronare anche la seconda volante, l’agente alla guida è riuscito ad evitare l’urto. L’auto dei malviventi è allora sbandata finendo la sua corsa contro un palo della luce, sulla Lodovica, nei pressi del distributore Eni di Borgo a Mozzano. I due marocchini, feriti ma non in maniera grave, sono stati quindi catturati. Accertamenti in corso sul perchè si siano dati alla fuga. La polizia sospetta che potessero avere droga a bordo dell’auto, che hanno gettato dal finestrino nel corso dell’inseguimento.