Lucart: “Il nostro operato è stato corretto, massima collaborazione con la magistratura”

Lucart: “Il nostro operato è stato corretto, massima collaborazione con la magistratura”

Redazione

di Redazione

PORCARI - La Lucart è intervenuta con un comunicato sull'inchiesta dello smaltimento illegale dei rifiuti: "L’azienda ha piena fiducia nei suoi collaboratori e nella Magistratura che sta svolgendo le indagini, sicura che verrà comunque riconosciuta la correttezza del proprio operato".

Questo il comunicato di Lucart. “Nella giornata di ieri, presso lo stabilimento di Porcari di Lucart spa, la Guardia di Finanza ha eseguito delle perquisizioni per acquisire documentazione e campioni di fanghi e pulper per conto della Procura Distrettuale Antimafia di Firenze.

Tutto il personale dell’azienda si è messo immediatamente a completa disposizione dell’Autorità inquirente per facilitare le indagini.

Ai fini dell’acquisizione delle informazioni necessarie alla Magistratura, per atto dovuto, un collaboratore addetto alla gestione amministrativa dei rifiuti, oltre al legale rappresentante dell’Azienda, sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Lucart ha sempre affidato il conferimento e trattamento dei rifiuti industriali derivanti dalla produzione della carta ad aziende autorizzate dalle competenti Autorità a ricevere e trattare questi materiali. Si tratta, è bene specificarlo, di rifiuti speciali Industriali e non di rifiuti tossici e nocivi.

L’Azienda ha piena fiducia nei suoi collaboratori e nella Magistratura che sta svolgendo le indagini, sicura che verrà comunque riconosciuta la correttezza del proprio operato. Negli ultimi anni Lucart ha investito molto in progetti di Ricerca e Sviluppo innovativi per risolvere i problemi legati alla gestione degli scarti derivanti dalla lavorazione dei maceri, comuni a tutto il distretto cartario lucchese, che da anni attende dalle istituzioni una definizione dei piani di smaltimento di questa tipologia di rifiuti. L’Azienda ha già autonomamente trovato soluzioni sostenibili per la gestione di buona parte di questi materiali e ha in avanzata fase di sviluppo altri due progetti per risolvere integralmente il problema”.