Storico, il Giro di Toscana Femminile parla africano, anzi sudafricano

Storico, il Giro di Toscana Femminile parla africano, anzi sudafricano

Guido Casotti

di Guido Casotti

CICLISMO - Trionfo al 21esimo Giro della Toscana Internazionale Femminile per la sudafricana Pasio Ashleigh Moolman che ha scritto il suo nome, per la prima volta (prima anche per una africana) nel prestigioso Albo d’Oro della corsa. Al secondo posto la brasiliana Flavia Oliveira, compagna della leader nella straordinaria rimonta finale, battuta solo nello sprint a due.

 

Protagonista assoluta della corsa fin dal cronoprologo di Campi Bisenzio la Moolman ha imposto la legge della più forte anche nell’ultima tappa, la Lucca-Capannori di 94 chilometri. Finale a sorpresa per la 21a edizione del Toscana con la lituana Silvija Latozaite per gran parte della giornata in fuga e leader virtuale della corsa. Ma la stanchezza, e una decisa accelerazione del gruppo delle migliori pilotato dalla Cervèlo Bigla, la vede perdere un vantaggio di oltre 3 minuti e mezzo negli ultimi 20 km. Un’azione che in realtà sembrava decisiva e che era iniziata prima di metà gara, dopo la seconda arrampicata su Segromigno Monte, quando la 23enne atleta dell’est ha tentato il tutto per tutto attaccando prima con la tedesca Lisa Klein e poi con la statunitense Amber Pierce. Latozaite che s’involava da sola verso il traguardo (vantaggio massimo 3’50”) ma Il risveglio delle big le era fatale. Decisivo in tal senso soprattutto il forcing della Moolman e della brasiliana Oliveira che raggiungevano la fuggitiva per poi guadagnare terreno grazie all’ultima durissima erta (quella di Valgiano) per lanciarsi a capofitto verso il traguardo di Capannori. Nella volata a due c’era poca storia con la maglia rosa che la spuntava con relativa facilità legittimando il suo strapotere assoluto. Il gruppo delle migliori (giunto a 54″) veniva regolato allo sprint da una brillante Anna Maria Stricker. Va così in archivio un’altra edizone indubbiamente interessante e spettacolare del Toscana con nomi nuovi ed emergenti del ciclismo italiano e mondiale. Patron Brunello è soddisfatto e dà appuntamento al 2017 nel ricordo come sempre di Michela Fanini.