Virtus CR Lucca, il sogno è…d’oro ma forse è troppo. Obiettivo Modena

Virtus CR Lucca, il sogno è…d’oro ma forse è troppo. Obiettivo Modena

Guido Casotti

di Guido Casotti

ATLETICA - Si disputerà a Modena (23-24 settembre) la finale Oro 2017. Giunta decima lo scorso anno la Virtus CR Lucca deve riguadagnare un posto tra le migliori 12 società italiane. Compito piuttosto arduo. Serviranno almeno 18mila punti da ottenere nelle due prove di qualificazione di Arezzo e Pontedera. Marcell Jacobs sarà la punta di diamante.

 

Settembre 2016: eccolo il presidente della Virtus CR Lucca Adriano Montinari con la targa che suggella il decimo posto di Cinisello Balsamo. Piazzamento che ricordiamo e precisiamo non è sufficiente per garantirsi la finale Oro 2017 ma che non esclude un possibile, quantunque difficile, ritorno tra le migliori dodici società italiane. Un risultato e un trend che la Virtus ha tenuto altissimi negli ultimi dieci anni quando quasi sempre è stata tra le protagoniste più apprezzate. Il nome dell’atletica leggera lucchese portato in alto a testimoniare l’ottimo lavoro svolto a livello tecnico e dirigenziale. Ma si sa, tanto è difficile arrivare al vertice quanto è ancor più problematico rimanerci. In tal senso la qualificazione alla finale oro di Modena del 23 e 24 settembre, non pare così semplice. Saranno due le prove di qualificazione dove la Virtus tenterà di acquisire il punteggio necessario valutabile sui 18mila punti: Arezzo e Pontedera dove ci sarà anche Marcell Jacob l’uomo di punta della squadra del DT Matteo Martinelli. Ma il solo Marcell potrebbe non bastare. Anche gli altri dovranno fornire prestazioni adeguate. Ci riferiamo in particolare a Levi Roche, Frederick Afrifa, Hosea Kisorio kimeli, l’astista Taviani e i saltatori Gravina, Dumini e Bianchini. Il gioco di squadra sarà fondamentale laddove sotto questo profilo la Virtus non ha mai tradito. Da valutare infine la condizione di forma di Said Ettaqy, prodotto del vivaio locale che, abbandonate le siepi sarà schierato su 1500 e 5000. In definitva il sogno è d’oro, ma forse non troppo. Vediamo…