Il caso Tme tiene in scacco i conti di Pietrasanta

Il caso Tme tiene in scacco i conti di Pietrasanta

Redazione

di Redazione

PIETRASANTA - Aumentano le spese per il triennio 2018-2020 per il Comune di Pietrasanta. Il Commissario prefettizio si appresta a varare il bilancio di previsione entro la fine dell'anno, per evitare il ricorso all'esercizio provvisorio.

Confermate le linee guida ereditate dalla giunta Mallegni, come spiegato dalla sub commissaria Petrizia Fedi e dal Ragioniere Capo Massimiliano Germiniasi. A fare lievitare le uscite sono i 270mila euro dovuti al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, più gli arretrati da 85mila euro. Costeranno 100mila euro le elezioni del nuovo sindaco, costi anticipati rispetto alla scadenza naturale del 2020.

Per il 2017 non ci saranno variazioni sul fronte fiscale per i cittadini. Per la Tari, tassa sui rifiuti, bisogna attendere ancora qualche giorno per capire se calerà o resterà invariata. In tutto questo sono confermate le spese per i principali eventi culturali lasciati in eredità dalla giunta Mallegni, compreso il Dap Festival.

La vera spada di Damocle è la questione Termomeccanica: un contenzioso da 13 milioni di euro – eredità di Falascaia condivisa con Massarosa – che potrebbe aumentare di almeno 3 milioni se entro lunedì gli altri Comuni, Viareggio in primis, non garantiranno la fidejussione per onorare gli impegni presi nel 2015 con la società che gestiva l’inceneritore chiuso. Nel caso – sottolinea il Commissario – ci saranno squilibri notevoli per i conti di Pietrasanta.