Marmettola nei fiumi: nove denunce, indagini anche in Versilia

Marmettola nei fiumi: nove denunce, indagini anche in Versilia

Redazione

di Redazione

MASSA - Scaricavano i fanghi della lavorazione del marmo nei fiumi e nei terreni circostanti: per questo nove imprenditori, titolari di laboratori di marmo operanti nella provincia di Massa-Carrara sono stati denunciati dalla procura e quattro impianti sono stati sequestrati.

Elevate sanzioni amministrative per un totale di 35.500 euro. L’operazione, illustrata stamani dal procuratore capo di Massa Aldo Giubilaro, ha interessato 16 attività lavorative. Sono emerse irregolarità nello smaltimento dei rifiuti e per il non corretto trattamento delle acque residue della lavorazione del marmo.

Le indagini sono delle Capitanerie di Marina di Carrara e Viareggio ed hanno interessato anche altre attività lavorative quali gli autolavaggi, lavanderie, dove sono state rilevate altre irregolarità. Sono stati trovati materiali contaminanti quali oli e solventi nelle acque di scarico dei rifiuti industriali liquidi, oltre alla dispersione dei fanghi (la cosiddetta ‘marmettola’), dalle vasche di decantazione delle acque.
“Abbiamo rilevato una situazione preoccupante – ha commentato il procuratore Giubilaro – nei confronti degli impianti di lavorazione, la gran parte lungo corsi d’acqua, costituiti da oltre 500 attività industriali di segagione e lucidatura del marmo. Non è stata rispettata la normativa per lo smaltimento dei fanghi con effetti deleteri sull’ambiente e di conseguenza sulla salute dei cittadini. La Procura intensificherà i controlli anche nelle zone della Versilia dove l’attività di lavorazione del marmo0 è particolarmente intensa.”

Ad oggi nei laboratori versiliesi già visitati dagli uomini della capitaneria di Viareggio in collaborazione con Arpat e le polizie municipali non sono emerse irregolarità nello smaltimeno dei fanghi e dellqa marmettola