Ex Balilla, è scontro aperto Comune, Lucca Crea e Soprintendenza

Ex Balilla, è scontro aperto Comune, Lucca Crea e Soprintendenza

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Hanno sollevato un vera e propria levata di scudi le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dalla soprintendente Angela Acordon riguardo la questione dell'utilizzo dell'ex campo Balilla.

Dopo la richiesta a Mimmo d’Alessandro di togliere la ghiaia posizionata per poter svolgere i concerti di Ennio Morricone e Elton John e il diktat al comune di Lucca di ripristinare l’area in attesa dell’allestimento del padiglione Carducci dei Comics, a sollevare i timori più grossi per questo atteggiamento sono stati i vertici di Lucca Crea, la società pubblica responsabile dei Comics che vede in questo clima di tensione un pericolo per il corretto svolgimento dell’edizione. E per quanto riguarda le ipotesi di spostamento del padiglione Carducci, il direttore Emanuele Vietina è alquanto perentorio:

“Ribadiamo – si legge nella nota  – che lo spostamento del padiglione dell’ex campo Balilla, non è realizzabile. Qualora imposto ci porterebbe a un crollo delle presenze e degli espositori su scala globale. Come più volte spiegato in questi anni, a orecchie evidentemente insensibili alle nostre logiche e priorità, non è saggio né illuminato ipotizzare location come il Polo Fiere di per sé non capiente (non ci entrerebbe nemmeno un terzo del Carducci), né efficace (anche lo stesso fenomeno Youtuber al suo apice si e’ afflosciato alla prova della “distanza” con lo spazio Sorbano). Altrettanto ovvie sono le conseguenze del ritorno in una location abbandonata 15 anni fa, scelta che per altro segnò il rinascimento della manifestazione.

Non si parla di Games. Stiamo parlando di un padiglione globale, dove risiedono i grandi operatori del gioco da tavolo, dell’illustrazione editoriale (imaginative realism e arte fantasy) e della narrativa. Il padiglione con la più alta densità e diversificazione di contenuti, e in questa diversificazione insistono le attività editoriali e di marketing con gli operatori del centro storico. Non ci sembra nè particolarmente intuitivo nè intelligente ritornare a parlare dei contraccolpi negativi, e dell’effetto domino a oggi non calcolabile.”