Mura ingabbiate, la Procura ha preteso nuove protezioni

Mura ingabbiate, la Procura ha preteso nuove protezioni

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Si sono moltiplicate le reti di protezione sulle mura di Lucca. La polizia giudiziaria della Procura, sulla scia dell'inchiesta in corso sul bambino francese caduto l'anno scorso dal baluardo San Regolo, ha infatti segnalato al Comune numerosi punti ritenuti critici per la sicurezza, suggerendo la sistemazione di nuove transenne rispetto a quelle già collocate da alcuni mesi.

Di conseguenza, il Comune ha sistemato le nuove protezioni provvisorie. Dove? Sulla Piattaforma San Frediano, il parapetto a nord-est con altezza e larghezza estremamente ridotta; e sul baluardo e sulle cannoniere del Baluardo San Donato dove l’altezza dei muri è ridotta. Non solo. Altre reti sono state poste sul baluardo San Colombano, sul lato interno della passeggiata al baluardo la Libertà; in alcuni punti del baluardo San Salvatore e sui parapetti del Baluardo San Martino.

Inutile dire che l’impatto visivo sul massimo monumento cittadino è evidente. E Palazzo Orsetti ha espresso perplessità sull’effettiva necessita di queste nuove protezioni. In una nota il Comune ha infatti spiegato che queste situazioni evidenziate dalla Procura sono già segnalate ai cittadini e ai visitatori dalla cartellonistica in più lingue che avverte del divieto di avvicinarsi ai bordi anche interni del monumento e che il sindaco ha dato il via libera alle ulteriori misure di sicurezza solo per rispetto dell’autorità giudiziaria.

D’altra parte però anche nel giorno di posa delle nuove transenne, come testimoniano queste immagini, molti turisti camminavano tranquillamente sui parapetti,non essendosi nemmeno accorti dei cartelli,

Le protezioni provvisorie rimarranno fino a che non saranno realizzate le nuove misure di sicurezza definitive. Proprio in questi giorni è stata firmata la convenzione con la Sovrintendenza che consentirà l’avvio dei lavori sotto la gestione dal Comune di Lucca.