Vent’anni di lotta all’erosione del litorale apuano

Vent’anni di lotta all’erosione del litorale apuano

Redazione

di Redazione

VERSILIA - I paladini apuoversiliesi non mollano e ribadiscono il loro no all'ampliamento del porto di Carrara.

“Ormai siamo ripetitivi e per il nostro ventesimo compleanno diciamo ancora una volta no all’ampliamento del Porto di Carrara, perché l’erosione avanza ed è già arrivata oltre Vittoria Apuana, dove si è formato uno scalino tanto alto da dover ricorrere ai bagnini per poter uscire” . Lo afferma Orietta Colacicco Presidente dei Paladini Apuoversiliesi che mostra immagini di un porto, quello di Carrara, che è il primo colpevole dell’erosione, come dimostrerebbero le immagini dal 1900 a oggi, e come hanno sempre sentenziato negli anni gli scienziati relatori al Forum Internazionale del Mare e delle Coste di Forte dei Marmi. Lo scorso anno i paladini hanno proposto di convertire il porto apuano in porto turistico, perché se ora è un piccolo porto commerciale, che per crescere ha bisogno di ampliamento, può essere nelle sue attuali dimensioni e senza nessun ampliamento un grande porto turistico capace di portare sviluppo e rilanciare tutto il comprensorio apuoversiliese, grazie ai suoi requisiti. Un porto dove attraccare i grandi yacht, che ora stanno in rada, e navi da crociera. Recentemente l’assessore alle Infrastrutture della Regione Ceccarelli ha detto no alla conversione di Carrara in un porto solo turistico, anche perchè, ha detto l’assessore, nessuno si sarebbe schierato contro il suo l’ampliamento, dimenticando un ricorso al TAR presentato dal Comune e dai balneari di Forte dei Marmi e Montignoso, otre a camping della Partaccia. Dimenticando inoltre che già nel 2001 i paladini si attivarono e l’allora previsto ampliamento di Carrara fu bocciato dal Ministero dell’Ambiente. Dall’altra parte invece è in gioco tutta un’economia fatta di 356 alberghi in Versilia e 100 fra Massa e Carrara, oltre a bed & breakfast e ville in affitto, 700 ristoranti, 700 caffè e bar 700 stabilimenti balneari, centinaia di esercizi commerciali,15.000 occupatI più tutto l’indotto per un valore di 3 Miliardi di euro. “Un’economia in sofferenza, visto che dal 2008 al 2017 l’occupazione delle camere in Apuania ha perso il 27% e in Verslia l’8%” aggiunge Paolo Corchia Vice Presidente Nazionale Federalberghi e Consigliere fondatore dei Paladini.. E q’ìuest’anno c’è il rischio che vada peggio.