La vita del 1300 nella rocca di Nozzano

La vita del 1300 nella rocca di Nozzano

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Anno domini 1300: nelle vie del borgo si incrociano damigelle e armigeri, le taverne sono aperte e nelle strade le botteghe eseguono gli ultimi lavori prima che cali la notte.

Ancora una volta, per il ventottesimo anno consecutivo, la macchina del tempo del castello di Nozzano si è messa in moto, facendo rivivere i personaggi che abitarono la rocca fortificata nel XIII secolo quando, seppur in tempo di pace, i soldati dovevano sempre stare all’erta e pronti a difendere il castello da possibili invasori. Nonostante l’incertezza del meteo, anche la seconda serata della rievocazione storica ha visto un buon afflusso di partecipanti, curiosi di rivivere le atmosfere di quel tempo. A partire ovviamente dal cambio delle monete: all’interno della rocca si poteva pagare esclusivamente con Matildini, Sercambi e Castrucci. Affollate le taverne, dove era possibile gustare piatti del tempo e specialità lucchesi che nel medioevo affondano le proprie radici. Proseguendo lungo le stradine ci si imbatteva nelle botteghe degli antichi mestieri, come la tintoria delle stoffe o la zecca, dove le monete venivano coniate con il battitore a mano. Il tutto mentre la guardia armata proseguiva al propria ronda e i tamburi risuonavano per l’intera valle.

Al calar della sera nell’accampamento militare all’interno del castello veniva rievocato lo stile di vita dell’epoca, grazie al gruppo storico “I draghi Neri” e sul palco ai piedi della chiesa si succedevano gli spettacoli di intrattenimento come quelli dei cantastorie e i giocolieri. Affidata per la prima volta all’organizzazione di Lucca Crea, che ha affiancato la storica associazione “Il Castello”, questa è stata, per così dire, l’edizione 0 di questa nuova gestione, che promette, per i prossimi anni, numerose novità.