Quel marmo rosso di Barga che tanto piaceva ai Medici di Firenze

Quel marmo rosso di Barga che tanto piaceva ai Medici di Firenze

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

BARGA - Davvero in pochi sanno che parte della decorazione della Cappella dei Principi in San Lorenzo a Firenze è arricchita dal “diaspro” estratto da tre piccole cave nei pressi di Barga.

 

A riportare alla memoria odierna di queste antiche estrazioni è Emilio Lammari, un appassionato di storia che è riuscito a individuare non senza difficoltà le tre cave dove nei primi decenni del 1600 veniva estratta questa pietra dura davvero molto particolare e apprezzata dalla famiglia dei medici. Le vecchie cave sono situate sul torrente “la lopporella “ all’innesto con la “Loppora” e ancora oggi è ben evidente la vena di diaspro così come l’hanno lasciata nei primi decenni del 17° secolo. Per poter raggiungere le altre due cave alcuni volontari hanno posizionato una corda e realizzato degli scalini per facilitare la discesa nel torrente e una volta arrivati alla congiunzione dei due torrenti le linee del “diaspro” sono ancora più evidenti. Questa pietra davvero molto bella quando è lavorata è di coloro rosso fegato arricchita con venature di quarzo bianco, una volta lavorata negli opifici delle pietre dure di Firenze ha arricchito alcuni monumenti importanti e a Barga ha fornito la base della statua lignea di san Cristoforo ma anche di alcuni monumenti cittadini tra qui questa bella fontana che si trova nel parco di villa Gherardi. L’obiettivo di Emilio Lammari e del gruppo di volontari che lo aiutano è quello di rendere queste cave accessibili a tutti in modo da essere valorizzate cosi come fecero i Medici nel Rinascimento.