La denuncia dei barbieri: “Un altro mese di chiusura agevola gli abusivi”

La denuncia dei barbieri: “Un altro mese di chiusura agevola gli abusivi”

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Storie comuni di lavoratori alle prese con la proroga fino al primo giugno della riapertura delle attività. Anche i barbieri devono fare i conti con un altro mese di chiusura e denunciano una situazione che agevola chi non rispetta le regole

Massimiliano è uno dei tanti barbieri che hanno visto prorogata al primo giugno la data per la riapertura dell’attività. La sua è la licenza di barbiere più vecchia del centro storico, risalente al 1935 e lui, come tutti i suoi colleghi, era pronto alla riapertura per il 18 maggio, avendo eseguito tutte le sanificazioni necessarie, ma domenica sera è arrivata la doccia freddo: tutto rimandato al primo giugno e la luce del tunnel che si fa sempre più lontana.

Ma questa proroga ulteriore per le riaperture ha aperto scenari grigi, denunciati da molti artigiani. Massimiliano ha dovuto specificare,dalla propria pagina Facebook, di non effettuare servizio a domicilio, dato che non è consentito. Un’esigenza nata dalle numerose richieste che gli erano pervenute e che lasciano presupporre che qualcuno invece, fuori dalle regole dettate dal lockdown, abbia lavorato.

E sulla speranza di un ripensamento da parte del Governo, Massimiliano è abbastanza scettico.