130 mila avannotti di fario nei torrenti della Valle del Serchio

130 mila avannotti di fario nei torrenti della Valle del Serchio

Luca Galeotti

di Luca Galeotti

BARGA - Prosegue anno dopo anno il  progetto per il ripopolamento dei torrenti e dei corsi d’acqua della provincia di Lucca con una specie altamente selezionata di trota farlo  autoctona

Sabato mattina all’incubatoio regionale del Rio Villese, nel comune di Barga – dove sono nati da febbraio più di 300 mila avannotti –  con la supervisione dell’esperto Pier Paolo Gibertoni e con il supporto dell’assessore del comune di Barga Pietro Onesti, è avvenuta un’altra considerevole distribuzione.

Il progetto è importante non solo per il ripopolamento attuale, ma anche perché nel corso dei prossimi anni favorirà, direttamente nei corsi d’acqua della vallata, la nascita di una specie “nativa” particolarmente pregiata

La distribuzione di 130 mila avannotti, ha coinvolto le associazioni dei pescatori ed ai volontari della Valle del Serchio che hanno pio depositato gli avannotti nei corsi d’acqua. Questo sabato ha riguardato i corsi d’acqua di Gallicano, Fabbriche di Vergemoli, di diverse aree della Garfagnana e della zona di Borgo a Mozzano.

Il tutto, come si può vedere, è avvenuto nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza imposte dalll’emergenza coronavirus. Gli scorsi anni la distribuzione era un vero proprio evento, un momento di festa per tutti i volontari che vi partecipavano; stavolta si è dovuto per forza di cose scaglionare la distribuzione, con l’ingresso nell’area dell’incubatoio di un solo volontario per volta.

L’avanotteria del Rio Villese, in questi anni, ha svolto un ruolo importantissimo nel progetto che ormai risale a più di dieci anni fa. Qui da diversi anni a questa parte viene curata prima l’incubazione delle uova, e poi la crescita degli avannotti, con il particolare impegno volontario di Pietro Onesti, che ha sempre coordinato sul campo le direttive del servizio regionale e dell’unione dei Comuni. Importantissimo è stato poi il lavoro di esperti come Pier Paolo Gibertoni che ha curato in particolare la selezione delle trote fario che poi hanno dato vita a tutto il progetto; ed anche  tutta l’operazione della spremitura e della conservazione delle uova