Ex Manifattura di Lucca, dibattito aperto sulla ristrutturazione della parte nord

Ex Manifattura di Lucca, dibattito aperto sulla ristrutturazione della parte nord

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il consiglio comunale di una decina di giorni fa, voluto dalle opposizioni, ha dato il via ad un primo giro di prese di posizione sul piano di recupero della ex Manifattura presentato dalla Fondazione Cassa di Risparmio tramite la società di gestione Coima.

Mentre Confcommercio ha sposato in pieno l’ipotesi di recupero, augurandosi però che possa aumentare il numero dei posti auto previsti, le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente e Rete dei Comitati per la difesa del territorio) hanno chiesto l’apertura di un ampio confronto, perplesse sull’opportunità di cedere ad un privato la proprietà di una parte degli immobili e la concessione dei parcheggi.

Venerdì scorso a NoiTv il sindaco Tambellini ha detto che il piano proposto dalla Fondazione è un’ottima opportunità per il rilancio della parte sud della Manifattura, anche perché è impensabile che possa occuparsene il Comune, già alle prese da oltre 10 anni con la parte nord. Ma quella di San Micheletto e Coima al momento è appunto una proposta, ancora le decisioni non sono state prese.

E su uno dei punti di discussione di questi giorni, l’eventuale concessione del Baluardo San Paolino a Fondazione e Coima, il sindaco ha posto dei paletti.

Ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello dell’amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, che in sostanza si è detto disponibilissimo ad intervenire nel dibattito, nel rispetto delle istituzioni e delle procedure avviate.

L’amministratore di Coima, che ha già curato il rilancio del quartiere Porta Nuova a Milano, ha comunque sottolineato che quello della ex Manifattura di Lucca può diventare un progetto esemplare di rigenerazione urbana a livello nazionale ed europeo.