Anche il Parco nega la riapertura della cava Francia Est

Anche il Parco nega la riapertura della cava Francia Est

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Seravezza - SERAVEZZA - Arriva anche il no definitivo del Parco Alpi Apuane alla ripresa della coltivazione della cava denominata Francia Est, situata nel comune di Seravezza proprio alle spalle del Palazzo Mediceo, Patrimonio dell'UNESCO

La coltivazione della cava Francia, attiva per molto tempo, è stata sospesa circa una decina di anni fa. Nell’aprile scorso la ditta La Cava srl aveva presentato un progetto facendo richiesta di riprendere i lavori. Ma, dopo alcune Conferenze dei Servizi, approfondimenti e verifiche, il Parco, il Comune di Stazzema, il Comune di Seravezza e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest, hanno dato il diniego con motivazioni ambientali, paesaggistiche e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

In particolare la ripresa delle attività è suscettibile di comportare considerevoli impatti sulla qualità dell’aria, sul clima acustico, sul traffico veicolare pesante e sul paesaggio che interessano direttamente e indirettamente il Palazzo Mediceo, situato ad appena 600 metri dalla nuova cava e la strada di arroccamento per raggiungerla. Secondo la commissione tecnica, questa strada rappresenta ormai il naturale sfondo per il Palazzo, per cui sarebbe impensabile un suo utilizzo per il transito dei mezzi pesanti.

Ulteriore ed importante motivazione per il diniego alle autorizzazioni, riguarda il mancato ripristino effettuato quando la cava è stata abbandonata e per le condizioni di instabilità dei versanti scavati che non garantiscono la sufficiente sicurezza per i lavoratori che vi si troverebbero ad operare.