Nuovo DPCM, le regole per spostamenti e cenoni

Nuovo DPCM, le regole per spostamenti e cenoni

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

ROMA - Vietato spostarsi tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e tra Comuni il 25 2 26 dicembre e il 1 gennaio. Riaprono i negozi fino alle 21. I ristoranti aperti a pranzo a Natale, Santo Stefano, Capodanno e Befana. Il 7 gennaio tornano a scuola al 50% gli studenti delle superiori.

Divieto di spostamento tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Quarantena di 14 giorni per chi rientra in Italia da paesi extra Schengen. A Natale, Santo Stefano e il primo gennaio divieto di spostamento tra Comuni, anche per raggiungere le seconde case. Resta il coprifuoco alle 22, più rigido per la sera di Capodanno: non si potrà uscire prima delle 7 di mattina. Sono alcune delle indicazioni contenute nella bozza del nuovo DPCM, che sarà in vigore da venerdì 4 dicembre fino al 15 gennaio.

Il decreto disciplina anche l’apertura delle attività al dettaglio: fino al 6 gennaio saranno aperte tutti i giorni fino alle 21. Nei festivi e prefestivi chiusura degli esercizi all’interno dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie e presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.

Capitolo ristoranti. In zona gialla – tutto il territorio nazionale, secondo le previsioni dell’andamento dati, dovrebbe essere zona gialla dal 21 dicembre – potranno lavorare a pranzo il 25 e 26 dicembre, il primo e il 6 gennaio, con il limite di quattro persone al tavolo. Aperti anche i bar e le pasticcerie con orario 5:00 – 18:00 e con le medesime limitazioni dei ristoranti per quanto riguarda il servizio al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 22, l’asporto. Chi soggiorna in hotel potrà usufruire dei servizi di ristorazione interni, salvo la sera di Capodanno, quando dalle 18 alle 7 del mattino è permesso solo il servizio in camera.

Per chi festeggerà a casa il decreto, pur non fissando un numero massimo di commensali a tavola, raccomanda “di non ricevere persone diverse dai conviventi”.

Si introduce la possibilità di chiudere strade e piazze per evitare assembramenti, si sospendono le crociere dal 21 dicembre a Befana e si ribadisce il fermo di musei, cinema e teatri, palestre, piscine, centri benessere e discoteche. Niente convegni e congressi, stop a concorsi pubblici e privati tranne per il settore della sanità. Riaprono le biblioteche, tornano le lauree e gli esami in presenza, oltre alle lezioni solo per un ridotto numero di studenti e per le matricole. Consentiti gli eventi sportivi di “alto livello”.

Il giro di volta più sostanzioso si dovrebbe avere il 7 gennaio, quando gli studenti delle scuole superiori potranno tornare in classe al 50%. Ai prefetti l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica. Dal giorno successivo all’Epifania si potrà anche tornare a sciare secondo le modalità che individuerà il Cts.