Furto e atti di vandalismo alla sede Anpi di Viareggio

Furto e atti di vandalismo alla sede Anpi di Viareggio

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Hanno portato via cimeli, bandiere e medaglie della Seconda guerra mondiale e della Resistenza, hanno fatto razzia mettendo tutto a soqquadro, lasciandosi dietro diverse tracce di sangue. E' caccia ai ladri che nei giorni scorsi hanno vandalizzato la sede dell'Anpi di Viareggio, sede anche della deputazione versiliese dell'Istituto Storico della Resistenza.

L’associazione non si riuniva da prima di Natale: la scoperta è stata fatta solo lunedì pomeriggio dal presidente dell’Anpi Luca Coccoli. Hanno spaccato la finestra con un masso per introdursi all’interno, ferendosi con i vetri, e hanno poi forzato la porta dall’interno.
Tra i vari oggetti rubati, oltre al bronzo del politico versiliese Luigi Salvadori (opera di Leonida Parma), un bracciale originale del Comitato di Liberazione Nazionale del 1944, quattro bandiere dell’ANPI e due quadri.
Sul caso indaga la Polizia di Viareggio. I giacigli di fortuna rinvenuti fanno pensare a dei senza tetto, ma il furto di oggetti dal valore storico e simbolico così evidente non fa escludere la pista politica.
Ferma condanna arriva sull’episodio arriva dall’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini. «Auspico che gli inquirenti facciano al più presto luce su quanto è avvenuto, risalendo ai responsabili – sottolinea l’assessora – Quello che è certo è che si tratta di un episodio da non sottovalutare, che rappresenta un oltraggio ai valori che sono a fondamento delle nostre istituzioni e del nostro stesso vivere civile. Non si tratta solo di cimeli sottratti, perché quei cimeli hanno un grande valore storico e civile, rappresentano la lotta per libertà e democrazia.”