Scivola dalla vetta del Corchia, salvato dal Sast

Scivola dalla vetta del Corchia, salvato dal Sast

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Stazzema - Scivola dalla vetta del Corchia e viene salvato dalla rete di protezione di una cava, escursionista viene salvato dal Sast e trasportato a Cisanello con il Pegaso1, un altro intervento sul Monte Matanna

Ha rischiato di cadere nel vuoto da un’altezza di 60/100 metri mentre stava scendendo dalla vetta del Monte Corchia dopo aver raggiunto la cima insieme ad un gruppo di escursionisti attraverso il canale Pirosetto, ma è stato salvato da una rete di protezione della cava Tavolini. L’uomo, nella caduta, ha riportato la frattura esposta della tibia.

L’intervento dell’elisoccorso è stato fondamentale in quanto la rete metallica non avrebbe retto a lungo il peso dell’uomo. Il ferito è stato infatti raggiunto dal tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico toscano che l’ha messo in sicurezza e caricato a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale di Cisanello.

Un altro intervento è stato effettuato dalla stazione di Lucca del Sast, al Callare del Matanna. Ad essere soccorsa è stata una persona che è scivolata sulla neve ghiacciata. L’escursionista, senza ramponi, stava scendendo verso l’Albergo Alto Matanna.

Le condizioni delle Apuane e il crinale appenninico, in questi giorni, spiegano dal Soccorso Alpino, sono molto pericolose.
Assolutamente sconsigliato l’avvicinamento ad escursionisti muniti di attrezzatura di base e con preparazione media. Le condizioni sono riservate ad esperti, con attrezzatura invernale e soprattutto con conoscenza dei percorsi da effettuare. I sentieri in quota sono coperti dalla neve ed è molto difficile orientarsi. Non andare in montagna con ramponcini, ciaspole – raccomanda il Sast – e senza una preparazione tecnica e fisica propri di un esperto frequentatore della montagna invernale.