100 anni di Didala Ghilarducci: la memoria non muore mai

100 anni di Didala Ghilarducci: la memoria non muore mai

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

VIAREGGIO - La storia della resistenza si studia oggi sui libri di scuola, ma il racconto pieno di emozioni di chi quei giorni li ha vissuti sulla propria pelle è tutta un’altra cosa. Didala Ghilarducci nasce il 26 febbraio del 1921.  

Oggi, fosse ancora con noi, avrebbe festeggiato 100 anni. Didala ci ha lasciati, strano scherzo del destino, il 26 aprile del 2012 , ovvero il giorno dopo avere celebrato a S.Anna di Stazzema il 67° anniversario della liberazione. Quello fu l’ultimo intervento pubblico come segretaria provinciale dell’Anpi. Lei è l’esempio della partigiana per amore. Nel 1943 decide di aderire alla resistenza tra le montagne Apuane insieme all’uomo della sua vita, Ciro Bertini detto Chittò, ucciso dai nazisti il 28 agosto del 44 quado il loro figlio Riccardo non aveva ancora compiuto un anno. Per Didala Ghilarducci che fu anche consigliere comunale a Viareggio con la giunta Marcucci, è sempre stato difficile raccontare quei momenti: torturavano e uccidevano chiunque potesse essere sospetto, ricordava, vivevamo nella paura. Parole strazianti e un volto, un’espressione, che dice più di ogni verbo.