Da Lucca e Viareggio nessun passo indietro ma anche nessuna voglia di infiammare ulteriormente il confronto: anche perché di tempo per vedere come andrà a finire ce n'è. Si è risolto così, in  sintesi, il dibattito sulla candidatura toscana a Capitale italiana della Cultura per il 2024 nel corso della trasmissione Carpe Diem.

Da Lucca e Viareggio nessun passo indietro  ma anche nessuna voglia di infiammare ulteriormente il confronto: anche perché di tempo per vedere come andrà a finire ce n’è. Si è risolto così, in  sintesi, il dibattito sulla candidatura toscana a Capitale italiana della Cultura per il 2024, al quale, nel corso della trasmissione Carpe Diem, hanno partecipato i primi cittadini, Tambellini e Del Ghingaro e il presidente della regione Eugenio Giani.

Il governatore, com’era prevedibile, pur avendo sponsorizzato Lucca lo scorso settembre, martedì sera non si è sbilanciato su nessuna delle due città. Ha però sottolineato come la designazione di Procida per il 2022 dimostri come la volontà sia quella di valorizzare anche piccole realtà, non necessariamente capoluoghi di provincia, e questo da qualcuno è stato interpretato come una piena legittimazione della candidatura viareggina. Ma è pur vero che il presidente non ha escluso che le due realtà possano in qualche modo unire le forze.

Da parte propria Tambellini ha sottolineato la valenza territoriale della candidatura lucchese e ha detto che la strada per formalizzare le cose è ancora lunga. Ma, se ci dovesse essere un confronto, ha fatto capire che Lucca non si tirerà indietro.

Più o meno stesso discorso per Del Ghingaro. “Non ci interessa la contrapposizione – ha detto – ma sostengo il diritto di Viareggio ha recuperare il posto che merita”.

Insomma, Lucca e Viareggio tengono le posizioni. Vedremo chi la spunterà. O se arriverà una soluzione che metterà d’accordo tutti.