Il Pegaso d’argento al talento lucchese di Beatrice Venezi

Il Pegaso d’argento al talento lucchese di Beatrice Venezi

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

FIRENZE - Un prestigioso riconoscimento della Toscana a Beatrice Venezi, pianista, compositrice e giovane Direttore d’orchestra: a lei il premio Pegaso della Regione per “la sua brillante carriera”, lei che, trentuno anni appena compiuti, di strada ne ha già fatta parecchia e sta portando a giro per il mondo la musica italiana e gli autori toscani. Puccini, Mascagni e Busoni, sopra a tutti.

A conferire il premio alla musicista lucchese, attaccata recentemente per avere espresso il proprio pensiero sul palco di San Remo, quando ha detto di voler essere chiamata “direttore d’orchestra”, è stato nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi a Firenze, il presidente della Toscana Eugenio Giani. Una breve cerimonia, la consegna della statuetta e poi la firma, al primo piano del palazzo che si affaccia sul Duomo, sul libro su cui hanno apposto la loro sigla personaggi illustri di tutto il mondo e che il Pegaso prima di lei hanno ricevuto.

E nel mondo Beatrice Venezi non porta solo la musica toscana e italiana, ma anche la maestria degli artigiani orafi fiorentini, con la bacchetta-gioiello in argento creata per lei da Paolo Penko, funzionale ma anche artistica, con quell’impugnatura che richiama, con i suoi otto spicchi, la Cupola del Brunelleschi.