Sgominata rete di spaccio al parco Valgimigli: tra i clienti tanti minorenni

Sgominata rete di spaccio al parco Valgimigli: tra i clienti tanti minorenni

Redazione

di Redazione

Il parco Valgimigli,  in prossimità della sortita San Frediano, nel cuore di Lucca, trasformato in una centrale dello spaccio. E' quanto portato alla luce da una indagine della Polizia di Stato e della mucipale iniziata nell'agosto 2020, a seguito di una serie di esposti dei cittadini

Tredici misure cautelari, fra cui sette arresti, in sei mesi di indagini.  Polizia e vigili urbani hanno sgominato una rete di spaccio che aveva il suo fulcro nel parco Valgimigli, nei pressi della sortita San Frediano. Le indagini sono iniziate lo scorso agosto a  seguito di esposti e segnalazioni dei residenti. La banda di centroafricani scopert dagli agenti gestiva coi modi di una cooperativa, senza figure verticistiche, il traffico di stupefacenti nel parco sugli spalti delle mura. Lo spacciatore che per primo aveva il contatto con il cliente consegnava la droga richiesta: se questo non era fornito di quel tipo di stupefacente, il cliente si rivolgeva ad un altro pusher sulla piazza. Secondo gli inquirenti, gli spacciatori si davano mutuo soccorso tra di loro spartendosi la piazza in un luogo che era ritenuto strategico, anche per la vicinanza dei parcheggi Palatucci e Don Baroni. La squadra mobile ha documentato i traffici attraverso una potentissima telecamera in grado di riprendere a centinaia di metri. I soggetti dediti allo spaccio, gravitavano, dalla mattina alla tarda serata, nella zona adiacente al parco spostandosi, per le cessioni, anche in bicicletta. Moltissimi i sequestri a carico di clienti. Le indagini hanno permesso di accertare numerose cessioni a minori, circostanza che costituisce un’aggravante per i pusher. Complessivamente, al termine dell’indagine, sono state indagate a vario titolo 17 persone. E’ stato accertato lo spaccio di hascisch; marijuana e del farmaco Rivotril salito agli onori della cronaca come vera e propria droga da strada, i cui effetti sono assimilabili, se assunta unitamente a droghe leggere o alcool, a quelli dell’eroina. Negli ultimi anni, fa sapere la polizia, si sono moltiplicati i sequestri di questo farmaco soprattutto nel nord Italia: si tratta di una vera e propria droga low cost che uccise anche Desirée”la ragazza che era stata drogata, violentata e lasciata morire in uno stabile abbandonato di Roma. Tra gli spacciatori della “cooperativa” si era creato anche un legame tant’è che durante il giorno festeggiavano ed ascoltavano musica inscenando balli del tipo Waka Waka, da cui ha tratto il nome l’operazione.

In carcere sono finiti sette centroafricani, di orignine gambiana e nigeriana, di età compresa tra i 26 e i 31 anni. In totale nel corso delle perquisizioni di oggi sono state sequestrare 200 grammi di hascisc diviso in dosi, 2 grammi di cocaina, e mille euro in contanti.