Coltivazione cava Pitone, arriva il no del Parco

Coltivazione cava Pitone, arriva il no del Parco

Redazione

di Redazione

Seravezza - Il Parco delle Alpi Apuane, ha dato pare contrario tenendo conto anche di quelli dell'Unione dei Comuni, l'ARPAT, la Regione e la Soprintendenza archeologica alla riapertura del sito denominato Cava Pitone

 

Dopo aver esaminato il progetto, a seguito di tre riunioni della conferenza dei servizi, il Parco Regionale delle Alpi Apuane non ha concesso la Pronuncia di compatibilità ambientale (PCA) alla ditta Italia High Quality srl (Pietrasanta), per il progetto di coltivazione della cava Pitone, nel Comune di Seravezza.

Il Parco, nell’emettere il diniego, ha dovuto tener conto, in particolare, delle riserve sugli impatti prodotti dall’intervento sul paesaggio, indicati dalla Soprintendenza e dall’Unione dei Comuni della Versilia nei verbali delle conferenze di servizi. A questo, si aggiunge la carenza della documentazione prodotta dal proponente, che, si legge nell’atto di diniego, non consente di conoscere gli impatti prodotti dall’intervento sulle componenti ambientali “aria” e “acqua”, come indicato da ARPAT e Regione Toscana, soprattutto in merito al traffico di mezzi pesanti da e per il sito.

La Cava Pitone è un’area estrattiva collocata all’interno del bacino di Trambiserra dove sono attive altre aziende lapidee.

Adesso, la ditta ha 60 giorni di tempo per opporsi e ricorrere al TAR della Regione Toscana.