Le aperture all’aperto salverebbero gli agriturismi

Le aperture all’aperto salverebbero gli agriturismi

Redazione

di Redazione

La possibilità di riaprire le attività di ristorazione a pranzo e a cena sfruttando gli spazi all’aperto salverebbe i 200 agriturismi della provincia di Lucca che potrebbero contare sulle ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola

 

E’ quanto afferma la Coldiretti Lucca nel commentare positivamente l’ipotesi contenuta nella bozza delle linee guida sulle riaperture, che le Regioni dovrebbero presentare al Governo alla Conferenza Stato-Regioni.

Una misura attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia che hanno fatto registrare il 90% di fatturato in meno nelle strutture agrituristiche. Solo le ultime due chiusura di Pasqua sono costate alle strutture agrituristiche 2 milioni di euro e la perdita complessiva di almeno 20 mila presenze e 15 mila pranzi fuori porta.

Secondo Terranostra Coldiretti l’agriturismo è destinato a giocare un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post Covid: “la vacanza in agriturismo – spiega la presidente di Terranostra Francesca Buonagurelli- contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Nelle nostre campagne le distanze si misurano in ettari e non certo in metri”.