ALTOPASCIO - Luigi Fontana lo ha ammesso: è stato lui ad uccidere la moglie, Maria Carmina, venerdì scorso ad Altopascio. Gli inquirenti non avevano dubbi sulla sua responsabilità ma lunedì è arrivata anche la confessione, davanti al giudice per le indagini preliminari.
Fontana ha raccontato agli inquirenti che, pochi giorni prima del delitto, aveva avuto la certezza che la moglie avesse una relazione extraconiugale. Quel venerdì poi, nell’abitazione di Altopascio, era iniziata una discussione tra i due coniugi che poi è degenerata in tragedia, con l’uomo che ha afferrato un coltello ed ha colpito ripetutamente la moglie. E quando la lama si è spezzata ha preso un secondo coltello, infierendo ancora sulla donna che ha provato inutilmente a difendersi.
Al termine dell’interrogatorio di garanzia il giudice ha quindi convalidato l’arresto e disposto il trasferimento in carcere per Luigi Fontana, non appena sarà dimesso dal reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca dove è attualmente ricoverato.
Nel frattempo è stata anche condotta l’autopsia sul corpo di Maria Carmina. L’esame ha accertato che donna è stata raggiunta da almeno una quindicina di fendenti, in particolare al tronco, all’addome e alla schiena, che hanno lesionato diversi organi vitali: una furia omicida che non le ha lasciato scampo.
Adesso si attende il nulla osta per i funerali della vittima.