LUCCA - Il calcio pensato come mezzo per favorire il confronto e l'integrazione: la Cooperativa Calafata schiera in campo giocatori di 9 diverse nazionalità pronti alla sfida dell'interculturalità.
25 giocatori tesserati di 9 diverse nazionalità: Ghana, Guinea, Albania, Italia, Marocco, Burkina Faso, Gambia, Camerun Nigeria. Sono i numeri della neonata squadra Dinamo Calafata, che mette in campo ragazzi dai 18 ai 30 anni accomunati dalla passione per il calcio e la voglia di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi.
L’idea, promossa dalla Cooperativa Calafata e supportata dalla Caritas diocesana di Lucca, è nata nell’estate 2020, dopo lo stop imposto dalla pandemia, e vuole proporre il calcio come veicolo di integrazione e di socialità.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla generosità di molti sponsor, tra questi anche la Misericordia di Montecarlo e il centro di medicina sportiva La Fornace, che ha provveduto alle visite per il tesseramento.
Il primo impegno della squadra è la coppa Aics Liberaci dal covid memorial Giulianelli, per la quale la Dinamo Calafata ha disputato la prima partita il 2 giugno scorso. L’incontro si chiuso con una sconfitta, ma per l’allenatore la vera sfida è anzitutto costruire un gruppo che si incontra, si conosce e sperimenta nel piccolo e nel concreto che cosa significa intercultura.