Il lavoro ritrova slancio: oltre 8000 assunzioni delle imprese lucchesi tra luglio e settembre

Il lavoro ritrova slancio: oltre 8000 assunzioni delle imprese lucchesi tra luglio e settembre

Redazione

di Redazione

Il mercato del lavoro della provincia di Lucca ritrova nuovo slancio. Sono oltre 4mila le opportunità offerte nel mese di luglio dalle imprese lucchesi con dipendenti del settore industriale e dei servizi, e salgono a circa 8.300 nell’intero trimestre luglio-settembre.

Stiamo parlando di una domanda di lavoro che addirittura supera i livelli di luglio 2019 (+1.250 nel mese di luglio; +1.960 nel trimestre). Sono queste le previsioni per la provincia di Lucca rilevate dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, ed elaborate dalla Camera di Commercio di Lucca.

Il 30% delle entrate previste interesserà giovani con meno di 30 anni:  Tra le professioni maggiormente offerte si trovano in particolare cuochi e camerieri. Le imprese dei servizi programmano 3.090 assunzioni nel mese di luglio, grazie soprattutto alla ripresa del turismo che supera i livelli pre-Covid con 1.500 entrate programmate nel mese in corso. Seguono i servizi alle imprese (640 entrate) e alle persone (580 entrate). Il commercio mostra timidi segnali di ripresa (380 le entrate previste) pur restando ancora sotto i livelli di luglio 2019 (410; -7,3%).

 

Professioni e indirizzi di studio

Tra gli impiegati specializzati risulta elevata la domanda di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione.

Rispetto al periodo pre-Covid cresce la domanda di personale senza uno specifico titolo di studio (1.690; 42%), mentre la richiesta di laureati (320; 8% del totale) risulta stabile rispetto a luglio 2019.

Tipologie di contratti:

Due entrate su tre (67%) sono previste con contratto a tempo determinato, seguono i contratti a tempo indeterminato (l’11%), quelli di somministrazione (l’8%) e di apprendistato (5%). Le altre tipologie contrattuali riguarderanno il restante 9% circa delle entrate programmate.

Ma ci sono anche diversi casi in cui le imprese faticano a reperire personale idoneo. Il 29,6% dei profili professionali ricercati dalle imprese è considerato di difficile reperimento, nel 16,1 per cento dei casi per mancanza di candidati e nell’11,3% per inadeguatezza degli stessi. Le maggiori difficoltà interessano la ricerca di dirigenti e professionisti/tecnici con elevata specializzazione, considerati difficili da reperire nel 47,1% dei casi, ma anche operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (37,2% delle entrate previste), mentre per impiegati e gli addetti commerciali e nei servizi la difficoltà scende al 24,1%.