Manifattura, il rammarico della Fondazione: “L’interesse pubblico c’era; persa una grande occasione”

Manifattura, il rammarico della Fondazione: “L’interesse pubblico c’era; persa una grande occasione”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Rompe il silenzio la Fondazione Cassa di Risparmio, dopo lo stop imposto dal Comune al project financing di recupero della ex Manifattura sud. E lo fa con un comunicato in cui esprime grande rammarico per il modo in cui è finita la vicenda. Perché comunque la si voglia analizzare, dice in sostanza l'ente di San Micheletto, è stata una grande occasione perduta.

“Secondo i calcoli, validati da società nazionali – si legge nella nota della Fondazione – questa grande impresa avrebbe garantito circa 36 milioni di euro di beneficio complessivo netto per il Comune di Lucca nell’orizzonte dei quarant’anni, attivando 1.400 nuove Unità di Lavoro Annue e sostenendo il tessuto economico e sociale della città con un aumento dell’1,6% del PIL lucchese.

E c’è rammarico soprattutto per le motivazioni con le quali è stato imposto lo stop al progetto. Il Comune ha parlato di mancanza di interesse pubblico “quando in realtà – spiega la Fondazione – i presupposti di questa ‘avventura’ nascevano proprio da una valutazione opposta e in uno spirito di servizio per la città e il territorio.

Gli spazi pubblici, e parecchi, ci sarebbero stati alla ex Manifattura, spiega la Fondazione. Inoltre, sarebbero stati a carico dei proponenti, e non del Comune, i rischi rispetto alle bonifiche, ai lavori, alle manutenzioni delle opere realizzate e al risultato commerciale derivante dalla gestione dei parcheggi. Un passaggio che almeno all’apparenza sembra contraddire in pieno quanto affermato dal sindaco Tambellini solo 24ore prima.

Ma se queste sono le motivazioni, e qui arriva la stoccata a palazzo Orsetti, ” almeno ci saremmo aspettati una risposta in tempi decisamente più rapidi”, si legge ancora nel comunicato.

“Prevale l’amarezza – conclude la Fondazione – ma questa comunque è anche l’occasione per ringraziare tutte quelle parti della città e del territorio, alcune più attive, altre silenziose ma presenti, che hanno voluto sostenere il progetto”.