Il Caso di Denise Pipitone al Principe di Piemonte, l’avvocato: “Speriamo ancora nella verità”

Il Caso di Denise Pipitone al Principe di Piemonte, l’avvocato: “Speriamo ancora nella verità”

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

Viareggio - Il caso Denise Pipitone, la bambina scomparsa 17 anni fa a Mazara del Vallo, era recentemente tornato alla ribalta grazie alla tv russa, dove una ragazza della stessa età che avrebbe ora Denise aveva lanciato un appello tramite una trasmissione per ritrovare la madre, ma ben presto il gruppo sanguigno di Olesya, questo il nome della giovane, era poi risultato diverso da quello della piccola Denise.

Venerdi pomeriggio Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio madre di Denise Pipitone è stato ospite a “Gli Incontri del Principe” intervistato dall’inviato speciale de “Il Giornale” Stefano Zurlo, ed è tornato sul doloroso caso che purtroppo non è arrivato a una verità, mentre Denise è sempre introvabile.

Un’inchiesta che è costata sicuramente più di cinque milioni di euro per non essere approdata a nulla. La mamma Piera Maggio – spiega l’avvocato Frazzitta – dice a ragione che i bambini scomparsi vanno cercati sempre. Dietro questa storia però sembra esserci un’omertà forte. L’aspetto mediatico è stato fondamentale per riaprire questo caso scoppiato il 1° settembre di 17 anni fa. Piera Maggio, mamma di Denise, è intervenuta via Skype perché costretta in Sicilia da un problema familiare: “Sicuramente chi ha rapito Denise, ha detto, non viene da lontano, non è persona sconosciuta che rapisce una bimba sotto casa sua. Abbiamo pensato subito che sapesse chi fosse Denise. La mamma della piccola dice di non essere animata da vendetta, ma da sete di giustizia e crede ancora nella giustizia e non avendo mai perso la speranza di riabbracciare Denise”.

L’avvocato Frazzitta aggiunte un dato di fatto importante: “Quella mattina la piccola giocava, arriva il cuginetto Salvatore che attira l’attenzione di Denise. Tra Salvatore e Denise il rapitore sceglie la bambina ed è un dato che è emerso poco. Chi ha preso Denise voleva lei”. Mentre Piera Maggio dal canto suo ha evidenziato le sue certezze. “Io fin da subito ho avuto la mia pista privilegiata e c’è un motivo. Avevo subito negli anni precedenti appostamenti sotto casa mia, persone che mi volevano scannare, ho subito vessazioni, che dicevano che me la volevano far pagare”.
A conclusione del talk show l’avvocato Frazzitta che assiste Piera Maggio, ha rivolto all’ex PM Maria Angioni che si occupò del caso, a non proseguire con post ed esternazioni social sull’inchiesta.