Green pass al lavoro, assalto alle farmacie “ma i contrari non cambiano idea”

Green pass al lavoro, assalto alle farmacie “ma i contrari non cambiano idea”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Un ritmo di cento tamponi al giorno e ancora tante richieste che non riescono ad essere soddisfatte. Nelle farmacie il primo giorno del green pass obbligatorio per i lavoratori si traduce in un sistema che sta andando completamente in tilt. Il telefono squilla di continuo e il personale è sotto pressione.

Un ritmo di cento tamponi al giorno e ancora tante richieste che non riescono ad essere soddisfatte. Nelle farmacie il primo giorno del green pass obbligatorio per i lavoratori si traduce in un sistema che sta andando completamente in tilt. Il telefono squilla di continuo e il personale è sotto pressione. A tutto questo si aggiunte la frustrazione nel dover dire anche diversi no: la direttrice della farmacia Raffo di Lucca parla di una situazione drammatica: le richieste sono dieci volte di più rispetto a pochi giorni fa. Di queste, una cinquantina, su un totale di circa 150, non possono essere soddisfatte. Evidentemente sono ancora tanti i non vaccinati in età lavorativa, e da quanto emerge in questa prima giornata, tanti lavoratori a caccia del green pass rimangono sulle proprie posizioni.  In pochi si interrogano sul da farsi, fosse anche solo per motivi economici. Qualcuno, invece, sarebbe anche disposto a rinunciare al lavoro pur di non vaccinarsi.