Green pass nei cantieri, Fiom-Cgil: “Pochi controlli, il sistema non va”

Green pass nei cantieri, Fiom-Cgil: “Pochi controlli, il sistema non va”

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - E' filato liscio, fin troppo liscio il primo giorno di obbligo di green pass per i lavoratori tra i grandi cantieri navali di Viareggio. Stando alla Cgil - il maggiore sindacato tra le migliaia di adetti della nautica - non si sono registrati intoppi, ovvero lavoratori senza certificazione verde rispediti a casa o produzioni rallentate.

Tutto bene quindi? Secondo Nicola Riva, segretario della Fiom Versilia, si tratta di un “greenpass all’italiana”, con pochi controlli (per altro a campione) e un sistema di scarsa responsabilizzazione, specie nella giungla dei subappalti che regola il mondo viareggino delle costruzioni e riparazioni di yacht. A meno di 24 ore di obbligo viene già da chiedersi: ma chi deve controllare che si controlli davvero il greenpass ai lavoratori?

Il debutto dell’obbligo di greenpass tra i lavoratori in Versilia è stato preceduto da un raddoppio dei vaccini ad accesso diretto all’hub del Terminetto e da un’imppenata di prenotazioni di tamponi nelle farmacie che offrono il servizio. Ma è presto per avere numeri certi.