Il passo del gambero e l’incubo dei tifosi dopo il ko di Modena

Il passo del gambero e l’incubo dei tifosi dopo il ko di Modena

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - La sconfitta del Braglia riaccende recenti e mai sopite paure nella tifoseria della Lucchese. Ancora scottato da quanto accaduto un anno fa, il popolo rossonero vive una sorta di psicosi dalla quale purtroppo neppure Pagliuca è riuscito (finora) a guarire la convalescente e balbettante Pantera.

 

Forse non ci crederete ma ciò che più ci ha colpito di tutto il clamoroso (e assurdo) sabato pomeriggio modenese sono state le parole di Guido Pagliuca nel dopo partita. Il vulcanico tecnico rossonero ha lanciato un appello a tutta la tifoseria rossonera di stringersi intorno alla squadra in un momento già così delicato. Non vogliamo precorrere i tempi anche perchè siamo solo alla settima di andata ma qualcosa deve aver intuito anche il 45enne tecnico di Cecina se così si è espresso nella sala stampa del Braglia. I discorsi si sa sono spesso fumosi, i fatti sono certi: dopo sette giornate la Lucchese ha racimolato altrettanti punti che (elementare Watson) vuol dire viaggiare alla media di un punto a partita che a fine campionato farebbe 38. Insomma, una media da salvezza o forse no anche se almeno finora (classifica docet) ci sono 5-6 squadre che hanno fatto peggio di Coletta & C. L’appello di Pagliuca però non va letto tanto e quanto per le quattro sconfitte già incassate, quella di Modena assurda, ma per una riprovata fragilità psicologica della squadra che lo stesso tecnico dovrà combattere da buon taumaturgo. Ci spieghiamo meglio: in quattro giorni (ovvero Teramo e Modena) la Lucchese ha dilapidato nel vero senso della parola almeno 5 punti. Poteva vincere la gara del Porta Elisa col Teramo, doveva vincere al Braglia contro un Modena confuso, sotto di un gol e in inferiorità numerica. Eppure sappiamo tutti com’è andata a finire. Diceva un tale qualche secolo fa che il coraggio se non ce l’hai non te lo puoi dare…Eppure questa Lucchese, pur con i suoi evidenti limiti ha giocato quasi sempre alla pari con tutti e la classifica poteva essere ben più confortante di quella attuale. E’ mancata esperienza, personalità e sangue freddo nei momenti cruciali di diverse partite. Attributi ed elementi basilari per un campionato così lungo e impegnativo e che il buon Pagliuca dovrà inculcare nella testa dei suoi prima che tutto si complichi e che quello attuale rischi di diventare un anno ancora di sofferenza. Ecco questa è la grande paura del popolo rossonero che però ha ragione Pagliuca ora o mai più deve stringersi intorno alla squadra. A cominciare dalla già delicata gara interna di domenica prossima quando al Porta Elisa saliranno i marchigiani della Vis Pesaro.