UIL e il rilancio in Garfagnana “Riprendiamoci il futuro”

UIL e il rilancio in Garfagnana “Riprendiamoci il futuro”

Redazione

di Redazione

CASTELNUOVO GARFAGNANA - Riprendiamoci il futuro”. Con questo significativo titolo che naturalmente guarda alla ripartenza dopo i mesi difficili della pandemia, la UIL, ha presentato venerdì mattina le sue ricette per sostenere la ripresa e nel rilancio dell’economia a livello locale e nazionale.

 

Un processo che però parte da alcuni obiettivi chiari e  da temi che devono essere messi al centro della discussione, come fisco, lavoro, previdenza, sicurezza e  sanità. Elementi chiave su cui la Uil ha proposte programmatiche da sottoporre al governo e alla politica. Così alla Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo il  confronto promosso dalla Uil Area Nord Toscana, dei quadri e delegati del sindacato di Lucca e Massa Carrara. Tra i presenti anche il segretario Nazionale Uil Domenico Proietti che ha aperto i lavori e che tra i vari ingredienti della l ripartenza vede la necessità da parte del governo di una maggiore attenzione verso l’equità e soprattutto l’evasione fiscale, ma non solo questo. Al confronto nutrita anche la presenza del mondo delle istituzioni a cominciare dal senatore Andrea Marcucci, dal consigliere regionale Mario Puppa, il consigliere regionale Andrea Carrari e i presidenti delle Unioni Comuni della Valle del Serchio, Tagliasacchi e Remaschi. Naturalmente non è mancato il dibattito sulla situazione  del territorio di Lucca e Massa Carrara con più di 100 delegati  delle varie categorie della Uil  che si sono confrontati in dibattito. La scelta di Castelnuovo per questo confronto non è venuta a caso come ha spiegato il segretario per la Toscana Nord della Uilm Giacomo Saisi. Tra i temi locali emersi, la necessità di sfruttare meglio gli investimenti sul Programma Nazionale di Riforma ( PNR) per migliorare il sistema delle infrastrutture viarie e dei trasporti commerciali. La provincia di Lucca e la Valle del Serchio in particolare soffrono ancora nel 2021 una cronica insufficienza dei collegamenti viari e ferroviari.