Riccardo Bergamini scala vetta inviolata di oltre 6000 metri

Riccardo Bergamini scala vetta inviolata di oltre 6000 metri

Guido Casotti

di Guido Casotti

ALPINISMO - Il tentativo di vetta al monte Cholatse in Himalaya si è purtroppo concluso senza cima per le condizioni molto pericolose della montagna che hanno bloccato Riccardo Bergamini e il suo compagno di cordata Matteo Stella di Courmayeur. Tuttavia i due alpinisti hanno scalato una montagna inviolata di oltre 6000 metri che chiameranno S.Barbara e S. Chiara.

L’alpinista lucchese durante l’ascesa è caduto in un buco apertosi improvvisamente sotto di lui e per sua fortuna, dato il pendio esposto, la gamba sinistra rigirandosi è rimasta fuori dal ghiacciaio senza rompersi e ha retto il corpo, altrimenti inevitabile sarebbe stata la caduta in un canalone sottostante. Matteo Stella ha aiutato il nostro alpinista ad uscire da quel buco nero molto profondo. Nonostante l’accaduto hanno continuato con determinazione e cocciutaggine fino a quando si sono veramente resi conto del troppo pericolo. La discesa verso il campo base è stata lunga e difficile. Al campo base i due alpinisti, gli unici presenti a tentare la scalata del Cholatse, non si sono dati per vinti e consultata la cartina, hanno scalato una montagna difficile e inviolata, una bellissima piramide di roccia e di neve incastonata fra cime di oltre 6000 metri. Un’avventura vera, voluta e cercata. Una lunga arrampicata su creste e parete per individuare la via di salita, tra ascese di V grado e discese in doppia. Riccardo Bergamini rientrerà in Italia il 24 novembre. Arrivato a Katmandu inizierà la parte solidale della spedizione alpinistica dando vita ad uno scambio culturale tra una scuola nepalese e gli studenti della scuola elementare Vallebuia di Lucca. Bergamini donerà letterine e lavoretti creati dagli studenti italiani con la gustosissima consegna di vari biscotti gentilmente concessi dalla pasticceria Giotto di Padova.