PROV. LUCCA - In occasione della Festa liturgica di San Martino e dei 20 anni dalla nascita del "nuovo" Servizio nazionale civile volontario, la Diocesi di Lucca ha creato un'occasione di riflessione sullo stato di salute del volontariato cattolico.
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Ripensare il servizio civile in una chiave che sia a vantaggio di tutti: di chi lo fa, di chi lo gestisce e della società in cui si inserisce. E’ questo l’obiettivo del primo dei “Colloqui di San Martino”, organizzato dalla Diocesi di Lucca in occasione della festa di San Martino di Tours, e dedicato al “nuovo” servizio civile. Il tema dell’appuntamento è stato scelto in occasione dei vent’anni esatti dall’approvazione della legge 64/2001. Una norma che, in seguito alla sospensione del servizio militare di leva, metteva appunto fine al vecchio servizio legato all’obiezione di coscienza e quindi all’universo maschile, e iniziava qualcosa di nuovo: un’opportunità di difesa della patria non in senso fisico, ma una difesa intesa come un prendersi cura degli altri, delle persone in difficoltà, della società: un impegno quanto mai strettamente attuale.
La giornata di confronto, introdotta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti, ha offerto anche la possibilità di riflettere sulle prospettive del volontariato cattolico, chiamato a rispondere anche nuove importanti sfide.