Famiglia sotto sfratto, i contributi affitto non bastano: “Tanti non si fidano”

Famiglia sotto sfratto, i contributi affitto non bastano: “Tanti non si fidano”

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - Un grido di aiuto per trovare al più presto una casa. E' quello della famiglia Garfagnini di Pietrasanta: madre e figlio con uno sfratto esecutivo che entro poche settimane li lascerà senza un tetto sopra la testa.

Hanno manifestato simbolicamente sotto il municipio, sostenuti da alcuni gruppi attivi nella lotta al diritto alla casa. Una situazione famigliare aggravata dalla pandemia e dalla perdita del lavoro di Gianluca, 41 anni, ex cuoco. Invalido civile al 75%. Vive con la madre Loredana a Ponterosso, che percepisce il reddito di cittadinanza. E’ stato l’ex marito a rivolgersi agli uffici del Comune per una soluzione abitativa.

Impossibile sognare un’alloggio popolare: ci sarebbero almeno 70 persone avanti in graduatoria. Il Comune ha offerto un contributo in conto affitto di 300 euro mensili per dieci mesi. Una soluzione che si scontra però con la diffidenza di molti proprietari di casa.

Una storia come tante, purtroppo, frutto non solo dello sblocco degli sfratti partito il 1° gennaio, ma anche di un mercato immobiliare – quello della Versilia – dove gli affitti sono alti, spesso solo estivi e in certi casi al nero.  L’assessore al sociale Tatiana Gliori in una nota esprime vicinanza alla famiglia e conferma la disponibilità dei contributi comunali. “L’unico intervento legalmente e tecnicamente possibile”, spiega. E fa sapere che la Conferenza dei Sindaci della Versilia insieme alla Asl ha presentato un progetto unitario, tramite il Pnrr per reperire fondi destinati all’emergenza abitativa e all’accoglienza di chi non ha casa.