Green pass per parrucchieri ed estetisti, rischio abusivismo e lavoro nero

Green pass per parrucchieri ed estetisti, rischio abusivismo e lavoro nero

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

PROV. LUCCA - Per andare dal parrucchiere e dall'estetista è necessario esibire il green pass base, quello che si ottiene anche con l'esito negativo del tampone, sia rapido che molecolare. Il rischio per la categoria è perdere quella fetta di clientela sprovvista del certificato verde e pronta a rivolgersi agli abusivi che esercitano nelle case.

E’ scattato l’obbligo di presentare il green pass base per usufruire dei servizi di parrucchieri, estetisti e barbieri. Ancora presto per dire se e quanto la novità abbia causato disagi ai clienti e alle attività: certo è che i professionisti da cui ci siamo recati si sono fatti trovare pronti, mettendo ben in evidenza la normativa in vigore con tanto di adesivo sulla porta di ingresso; la clientela si adegua e varca la soglia del negozio con il certificato verde già alla mano. Il provvedimento non manca però di preoccupare la categoria, già gravata, come noto, dalle prolungate chiusure degli scorsi mesi. Pur nella consapevolezza della necessità di tutelare la salute generale e avendo ben presente che una regola in più sia meglio di una nuova serrata, per i professionisti del settore l’adempimento si aggiunge alla lista degli impegni richiesta loro per diminuire i rischio di contagio. Complici anche il sensibile aumento delle materie prime del mestiere e il generale caro bollette, parrucchieri ed estetisti adesso temono di perdere clienti in favore di chi esercita in casa la professione e vedere la ripresa allontanarsi ancora una volta.