Nuove regole per il trasporto pubblico, controlli e disagi con il rientro a scuola

Nuove regole per il trasporto pubblico, controlli e disagi con il rientro a scuola

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Da questo lunedì si sale a bordo degli autobus solo con il super green pass o, per gli studenti, con la mascherina ffp2. Tra personale ridotto a causa dei contagi tra gli autisti e necessità di verificare il rispetto delle regole, crescono i disagi nel giorno del grande rientro a scuola.

E’ scattato questo lunedì l’obbligo di green pass rafforzato per accedere a tutti i mezzi pubblici. Una restrizione che entra in vigore in uno dei momenti più difficili per il trasporto pubblico. La situazione nella nostra provincia per Autolinee Toscane, gestore del trasporto pubblico su gomma, è critica: sono circa una cinquantina gli autisti a casa in malattia o in quarantena. L’assenza di personale e i nuovi controlli previsti hanno costretto la società a una riorganizzazione complessiva: alcuni conducenti sono stati richiamati al lavoro dalle ferie; è stato introdotto del personale incaricato alla verifica del green pass e al rispetto delle regole, infine alcune corse urbane sono state soppresse per garantire i servizi riservati agli studenti. Studenti che, è bene ricordarlo, non sono obbligati a possedere il super green pass per salire a pulmini e autobus per andare a scuola: una specifica ordinanza del Ministero della Salute prevede per loro solo l’obbligo di indossare mascherine di tipo ffp2.

Tra viaggiatori più o meno informati resta comunque il fatto che i controlli non sono semplici, soprattutto quando l’autobus è già in corsa, alle fermate intermedie. In caso di irregolarità, quando ad esempio un passeggero tenta di salire senza green pass o con una mascherina chirurgica, l’autista dovrebbe accostare il mezzo in sicurezza e contattare le forze dell’ordine.

E una volta arrivati a scuola, all’appello mancano  in molti casi compagni e docenti. Il provveditore agli Studi Donatella Buonriposi riferisce di classi dimezzate e riporta casi in cui è lo stesso genitore a non mandare i propri figli a scuola, temendo il contagio. In uno scenario del genere, commenta la dirigente, la dad sarebbe auspicabile.